Struzzo
Pier Luigi non fu il primo struzzo scelto per quell'incarico, prima di lui ce n'erano stati altri, tutti specialisti nel mettere la testa sotto la sabbia per non vedere le porcate che avvenivano dentro il grande partito.
Quando toccò a Pier Luigi, il ruolo di segretario aveva subito importanti modificazioni. Ora ciò che veniva richiesto era di inghiottire con indifferenza i bocconi indigesti confezionati dagli ingegni brillanti della coalizione. Sulle prime Pier Luigi ce la mise tutta, in fondo era pur sempre uno struzzo, animale dotato di uno stomaco a prova di bomba, ma col passare del tempo i bocconi si rivelarono sempre più grossi fino a diventare veri e propri mattoni, davvero dolorosi da mandar giù.
Il troppo è troppo anche per uno struzzo, pensò Pier Luigi, e all'ennesima richiesta di inghiottire un mattone, tornò a ficcare la testa sotto la sabbia, mostrando a tutti il proprio sedere.
Da quella parte, il mattone gli fece ancor più male. Ora ingoia senza fiatare tutto quello che gli passano, se capita anche macigni.
La centralità ha sempre un prezzo alto.
Giovanni Zanzani
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons .
Scarica il testo completo in formato ".epub" .