Cronache dalla campuria
a cura di Giovanni Zanzani
8 Novembre 2010 L'orso ballerino
Avrò avuto sette anni quando apparve nella piazza del mio piccolo paese un orsante. Sa trattava di un uomo che conduceva per una catena un orso ammaestrato. Doveva essere uno degli ultimi rappresentanti di quell'arte antica, dopo di allora non vidi più addestratori di orsi.
La fiera camminava sulle zampe posteriori accanto al girovago che la guidava e i due sembravano amici appena usciti dall'osteria. Di quando in quando, al comando del suo padrone, il plantigrado si arrestava per compiere sui ciottoli del selciato delle buffe piroette al ritmo di un tamburello a sonagli. Terminata l'esibizione, il domatore gli lanciava una crosta di pane che l'orso acchiappava al volo chiudendo i piccoli occhi scuri ed emettendo versi rochi e cavernosi.
La scena attrasse irresistibilmente l'attenzione mia e degli altri bambini che in quel momento si trovavano nella piazza. Abituati ai semplici svaghi di quei tempi, la vista di un orso costituì per noi una novità così importante che seguimmo la strana coppia fino a quando si allontanò dall'abitato. L'elemento che colpì di più le nostre nitide menti infantili fu vedere come tutta la maestà della belva dei boschi avesse lasciato posto in quell'orso incatenato a un atteggiamento goffo e meschino.
La scena mi è tornata in mente osservando il ministro Bondi in una delle sue apparizioni televisive. Gli mancava la catenella e non faceva capriole, ma l'assenza di dignità, gli occhi piccoli e paurosi e il rancore triste da orso ammaestrato erano tali e quali. Chissà se da qualche parte c'è una foresta dove un tempo anche lui è stato un individuo nobile e libero.
Giovanni Zanzani
P.S. Questa pagina era già pronta sul desktop quando l'immagine di Ruby è salita nel cielo nero dell'attualità italiana come il grande fuoco d'artificio che si spara alla fine della festa. Dalle mangiatoie della capitale comincia a giungere il tanfo di cibi andati a male che l'anziano venditore si affanna a offrire per freschi. I sodali più accorti lo hanno già lasciato, altri strepitano in sua difesa alzando echi da stanze vuote. Nella storia politica recente non ci sono precedenti per una disfatta di queste proporzioni, tranne quelli che richiamano Salò dove i soli valori da mettere in salvo erano i lingotti d'oro nascosti nelle auto in fuga verso la Svizzera.
Però questa è una rubrica di cose rustiche e io non intendo perdermi in problematiche fumose come la politica e il costume. Qui in Campuria, ne ho parlato più di una volta, la vita degli animali ci sta a cuore come quella delle persone. Così mi nasce una domanda: quando puttane e manutengoli avranno abbandonato la capitale con gli spiccioli nascosti nelle mutande, chi si prenderà cura dell'orso ammaestrato?.
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La prossima cronaca verrà pubblicata il 22 novembre 2010